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Pil 146 miliardi di euro, export 50 miliardi di euro, 458.000 imprese, 62 milioni di presenze turistiche all’anno, 4,9 milioni di abitanti… dati del solo Veneto perché da oggi, si dice, il Nord-Est è morto: non ha senso parlare in modo unitario di un’area che va dal Po alle Alpi Giulie e mette insieme Bolzano e Rovigo.

Morto il Nord-Est, un bambino mai sul serio cresciuto, si torna al caro, vecchio Veneto… il quale a dispetto dei numeri sopra citati è in crisi… economica, d’identità, di prospettive. Il mondo di ieri non esiste più, ci si deve ripensare, inventandone uno di nuovo. Questa la sfida. Da dove partire? Dalle proprie radici, si mormora, ma allora bisogna conoscerle sul serio: perché di “cultura veneta” si è fatto un gran parlare negli ultimi anni sparando spesso e volentieri a casaccio. Poche idee e confuse, soprattutto scarse e stereotipate informazioni. La Storia è un fantasma nella nostra scuola e nelle case dei “veneti”, la Storia, invece, racconta cos’è successo e permette di capire chi siamo. Oggi. Fondamenta su cui costruire il domani. Se vogliamo averlo, un domani…