E’ bene che i lettori e i collaboratori di Luminosi Giorni siano informati fin da ora che nelle prossime settimane questa testata web con molta probabilità si dichiarerà in modo esplicito e convinto a favore del progetto politico di Matteo Renzi e dell’ Associazione ‘Adesso’ che a lui fa riferimento, pur volendo rimanere una voce autonoma e pluralistica. Si dichiarerà con lo stile che l’ha sempre caratterizzata, senza voler creare un nuovo mito su di una persona; lo farà in modo pragmatico, verificando volta a volta la coerenza di questo progetto, con un atteggiamento laico e aperto, lo farà con una disposizione critica nel senso migliore del termine e soprattutto attenta alle ricadute di questo progetto sul nostro territorio.
Ma la direzione è quella.
Si vedrà che i contenuti e gli orientamenti dei quasi 200 interventi pubblicati dal primo giorno di vita della testata, se si avrà la pazienza di andarsene a rileggere almeno alcuni, nelle ragioni di fondo e nel loro complesso sono in consonanza con quel progetto. Non c’era nulla di preordinato in partenza, questa consonanza si è manifestata lungo strada.
I caratteri del progetto riguardano un orizzonte molto più ampio della limitata dialettica che si svolge all’interno del Partito Democratico di cui pure Renzi fa parte e investono invece l’insieme della società italiana, da troppi anni ferma e stagnante in tutti i suoi settori, ma con enormi potenzialità inespresse. E crediamo che quel progetto, se applicato con pazienza, possa sbloccare e rilanciare l’Italia nel contesto Europeo.
I deficit di democrazia vanno con urgenza colmati mettendo i diritti del cittadino al centro di tutte le scelte politiche: equità, parità di opportunità e accesso, abbattimento dei privilegi in tutti campi; ma la democrazia italiana ha anche bisogno di efficienza, di valorizzazione delle competenze e di chi merita, di rompere la falsa contrapposizione tra pubblico e privato e infine la società italiana ha bisogno di sbloccarsi con il superamento delle rigidità che a volte, anche in nome e in difesa dei diritti, hanno finito per creare nuove corporazioni e nuovi privilegi. Anche così, ad esempio, il diritto al lavoro potrà essere promosso e salvaguardato come è previsto dal nostro testo costituzionale. La democrazia dei diritti ha bisogno di efficienza e di sfruttare al meglio tutte le opportunità che la scienza e la tecnologia le offrono. Su questa base vanno giudicate le opere, le infrastrutture e tutto ciò che si progetta di nuovo in un equilibrio non facile ma possibile tra conservazione e innovazione, non più in conflitto ma in un rapporto di reciproca compatibilità. Tutto questo ha per noi un suo banco di prova nel territorio veneziano, ma fin d’ora crediamo che il progetto di Renzi abbia una sua applicabilità alla scala cittadina, anche e soprattutto perché già passato al vaglio dell’esperienza positiva e convincente fatta nel Comune di Firenze del quale Renzi è ancora sindaco in carica.
Certo, Luminosi Giorni continuerà a prestare attenzione e, se del caso anche a promuoverle, ad altre iniziative, politiche sociali e culturali, che si muovano sulla stessa lunghezza d’onda, iniziative civiche, movimenti e tutto ciò che si ispira ai medesimi principi. Quanto al Partito Democratico, e lo abbiamo già detto in un editoriale di dieci mesi fa in occasione delle Primarie ( http://www.luminosigiorni.it/
Dentro all’ampio recinto di questa scelta di campo, che cerchiamo di fare con onestà intellettuale e trasparenza, Luminosi Giorni resta aperto a tutte le collaborazioni, alle opinioni costruttivamente critiche, a tutti i punti di vista che lealmente cercano un confronto dialettico.

Carlo Rubini (Venezia 1952) è stato docente di geografia a Venezia presso l’istituto superiore Algarotti fino al congedo nel 2016. Giornalista Pubblicista, iscritto all’albo regionale del Veneto e scrittore di saggi geografici, ambientali e di cultura del territorio, è Direttore Responsabile anche della rivista Trimestrale Esodo.