REDAZIONE Â I punti di forza programmatici di Matteo Renzi, anche in linea puramente teorica solo per come sono stati da lui narrati, vanno o no incontro all’esigenza espressa dall’elettorato alle primarie di radicale cambiamento politico, sociale, etico ed economico? (al netto dunque delle difficoltĂ oggettive di realizzarli, date dal contesto italiano ed europeo ) .
LUISELLA APRA’    Le idee narrate vanno incontro all’esigenza di radicale cambiamento politico, economico, sociale, etico e culturale di quegli elettori del partito e della società civile che realmente le condividono e le trasformano in comportamenti coerenti. Non tutto l’elettorato ha votato Renzi con questa coerenza. Ci sono gli opportunisti della seconda scelta, ma anche quelli della prima. Giovani e non giovani. Le logiche degli opportunismi individualisti, dell’onnipotenza narcisista e dei posti di comando ottenuti alla vecchia maniera con le scorciatoie che avviliscono meriti e competenze sono incastrate nel costume e ci vorrà molto tempo e determinazione per un radicale cambiamento culturale. Cmq il buon esempio dall’alto lascia sperare.
LORENZO COLOVINI    Non saprei francamente dire quali sono “i punti di forza programmatici” di Renzi. Direi comunque che Renzi ha con successo proposto un’immagine di pragmatismo, di proposizione anche coraggiosa nel superare i vincoli ed i laccioli ed anche le confortevoli consuetudini che zavorrano questo Paese. Non vedo un particolare accento etico o economico, direi molto di più sociale e politico. Quanto alla corrispondenza tra le idee di Renzi e coloro che lo hanno votato alle primarie, non mi pare sia un elemento di sostanza. Chi lo ha votato alle primarie è sostanzialmente l’elettorato PD (o almeno limitrofo al PD) che ha votato Renzi perché è evidentemente il leader che mancava da tempo, colui che sembra finalmente in grado di “dettare l’agenda” senza farsela imporre, uno che non sembra ossessionato da Berlusconi, uno che forse stavolta farà vincere e, last but not least, colui che forse imporrà un radicale rinnovamento nella struttura interna del partito. Insomma, si è votato l’uomo, non il suo programma.
MARCO MICHIELI    Da decenni il Paese ha problemi di crescita e di competitivitĂ , aggravati da scelte mancate. Le scelte oggi non sono piĂą rinviabili e Renzi ha avuto senza dubbio la capacitĂ di uscire da posizioni ideologiche che hanno caratterizzato in particolare la sinistra italiana. Se è probabile che una parte dell’elettorato che lo ha votato concordi – finalmente – con alcuni dei messaggi che Renzi ha lanciato, è pur vero che il sindaco di Firenze ha saputo interpretare la volontĂ di cambiamento al di lĂ delle proposte politiche specifiche, attirando anche il consenso di chi lo considera l’ultima spiaggia.
FEDERICO MORO   Senz’altro sì, lo dimostra la larghissima maggioranza da lui ottenuta alle primarie: adesso l’attesa è grande, bisognerĂ vedere quale capacitĂ avrĂ di tradurre la proposta in azione reale.
LUCIO SCARPA    Si deve distinguere fra le idee di Renzi nella campagna del 2012 e quelle di quest’anno. L’anno scorso era lo sfidante con poche possibilità di vittoria e ha avanzato proposte molto coraggiose, quest’anno le ha in parte annacquate ma soprattutto ha cercato di non evidenziarle troppo per “gestire” il vantaggio; penso alla proposta Ichino che era quella che più ha fatto discutere ma se ne possono trovare molte. Spero che le idee di Renzi siano ancora quelle del 2012; sono proposte che servono al paese, ma il fatto che non avendole evidenziate abbia incrementato di così tanto i suoi voti mi fa pensare che non siano così popolari fra gli elettori.
MARCO SCURATI   Si secondo me Renzi è l’uomo giusto al momento giusto, e le sue idee/programma corrispondono a grandi linee a quello che la gente si aspetta,
 FRANCO VIANELLO MORO Mi sembra che le idee stiano facendo breccia anche nel corpo più conservatore dell’elettorato. Sicuramente hanno conquistato la fiducia e l’adesione, che adesso si dovrà concretizzare nella capacità di realizzarle, della parte più innovativa del “popolo di centrosinistra”.