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L’inglese a questo punto s’impone. Perché l’intera vicenda del referendum sulla permanenza o meno della Gran Bretagna nell’Unione Europea è inzuppata di “stupidità”.

Si ama dire che la differenza tra un politico e uno statista si misuri sul fatto che il primo pensa solo sino alla prossima elezione, mentre il secondo ragiona in termini di almeno una generazione. Allora il primo ministro britannico Cameron si è comportato da perfetto politico. Uno di caratura spaventosamente mediocre, però.

Ammettiamolo, per noi italiani abituati a considerare la nostra classe dirigente alla stregua di un branco d’incapaci ladroni, il fatto spiazza. L’impossibile si è verificato. Cameron ha indetto un referendum, si badi bene solo consultivo, per mero calcolo elettorale. Incapace di affrontare i problemi del suo paese, ha creduto di sfruttare la risicata vittoria in Scozia per cercare di aumentare un consenso ormai vacillante. Gli è andata male. Sarebbe poca cosa se…

… nessuno in Europa è più disposto ad accettare l’”eccezione” britannica, vale a dire l’ossessiva ricerca dei vantaggi dell’Unione senza pagarne i prezzi. Primi fra tutti i cosiddetti “paesi fondatori”.

Non so se abbia colpito altri lo scatto d’orgoglio con cui Francia, Germania e Italia, in rigoroso ordine alfabetico, hanno rivendicato questa definizione e si sono collegate per stabilire un principio fondamentale: noi abbiamo avviato questa costruzione e l’obiettivo è l’Unione Federale. Chi ci sta, bene, chi non vuole è fuori. Da tutto.

Cameron, insomma, è riuscito nel miracolo di rivitalizzare il grande sogno europeo proprio nel momento in cui, per colpa principale della Germania di Angela Merkel e della sua occhiuta politica da droghiera della porta accanto, tale sogno sembrava sul punto di affondare: per un euroscettico, quale il primo ministro britannico, un diabolico suicidio.

Non solo. Comunque vada a finire questa vicenda, dall’esito nient’affatto chiaro e scontato, la Gran Bretagna ne uscirà comunque ridimensionata. Già indebolita dalla “quasi” secessione scozzese e dal suo inarrestabile declino economico, in particolare nel campo della manifattura, finirà inesorabilmente ai margini delle decisioni che contano. Da molte sarà esclusa. Subito. Il suo isolamento diventerà poi drammatico se negli USA vincesse Hillary Clinton: come credo probabile.

La geopolitica del Vecchio Continente, insomma, segnala un vigoroso spostamento verso il suo iniziale centro “carolingio” con una novità…

… oggi, e anche nell’immediato futuro, il peso della Francia di Hollande e di chiunque verrà dopo non è paragonabile a quello della Quinta Repubblica di de Gaulle, Pompidou, Chirac e Mitterrand: c’è un socio di chiara maggioranza ora e si chiama Germania. Si potrebbe arrivare a dire che, a distanza di settant’anni Berlino ha rovesciato l’esito della Seconda Guerra Mondiale. Là dove avevano fallito i panzer di Hitler sono riusciti i deutch-euro di Angela Merkel. L’Europa è conquistata. La Gran Bretagna ridotta a uno staterello di second’ordine. Magari pure privato della Scozia. E dopo della già fedelissima Irlanda del Nord. Impossibile osare anche solo pensare un così straordinario capolavoro geostrategico. Neanche in riva alla Sprea avessero passato gli ultimi anni a lavorarci sopra. Per riuscire nell’impresa serviva un “aiutino”… gliel’ha dato lo stupid Cameron.

A difesa del primo ministro britannico, è però vero che nella Storia si trovano altri esempi clamorosi di autolesionismo politico. In genere si accompagnano a una miopia strategica tanto estesa e radicale da generare una sorta di follia decisionale. La stessa che ha prodotto il collasso dell’Impero di Roma, autodistruttosi grazie a una serie infinita di guerre civili, l’invasione d’Italia nel 1498, causa della catastrofica dominazione straniera della Penisola durata fino alla metà dell’Ottocento, il suicidio di Venezia Serenissima nel 1797. L’incapacità delle classi dirigenti di allora produsse la rovina del proprio paese.

Forse un giorno celebreremo la data del referendum “consultivo” britannico come quello della rinascita dell’Europa…se avremo fortuna e veri statisti. Altrimenti diventerà noto come il momento in cui il Vecchio Continente, spinto dallo stupid Cameron e dalla droghiera Merkel, ha cessato di esistere.  Speriamo non accada. Altro che invasione di migranti! In questo caso saremo spazzati via. Semplicemente. La Storia non concede sconti.