“Perché votare si il 4 dicembre?” mi chiede il direttore. Se non fosse il leder maximo quasi quasi mi incacchierei. Son mesi che dedico molti miei pezzulli a questo tema. Dunque delle due una: o il leder maximo è distratto (ma conoscendolo direi proprio di no) oppure si è un poco montato la testa e pensa che Luminosi Giorni sia come il Washington Post, il New York Times insomma quei giornalini americani i cui giornalisti fanno spesso l’ endorsement dichiarando per chi voteranno. Già: perché votare si? E a me verrebbe da chiedere: perché NON votare si? Perché davvero io la posizione dei sostenitori del NO mica l’ho capita. E, a dir la verità, ci ho pure rinunciato. Anche perché, diciamocelo, se guardò alla mia “parte” politica sembrava che fosse bastevole l’impegno a modificare la legge elettorale. Ora che l’impegno c’è stato, non è più bastevole. Insomma, caro direttore vuoi sapere perché voterò SÌ? Perché la tua generazione, e quelle che la tua hanno preceduto, millanta e millanta volte avevano detto che QUESTA Costituzione andava cambiata; che il bicameralismo perfetto creava in realtà un sistema legislativo imperfetto; che il Senato doveva diventare il “Senato delle autonomie” ; che occorreva accompagnare questo nostro bel Paese lungo la strada della modernità. E adesso que pasa ? Che siccome un “ragazzetto” di 45 anni è riuscito dove D’Alema, Berlusconi, Bersani, Andreotti (ecco ci metto pure lui) hanno fallito a questi non gli va bene. Come dici? Che son gli stessi che in realtà la riforma l’hanno approvata salvo poi cambiare idea? Si, hai ragione (il direttore ha sempre ragione). Eh che vuoi farci…c’è il combinato disposto riforma e legge elettorale ad averli messi sulle barricate. Ecco: voto SI anche perché non ne posso più dei “combinati disposti”. Non ne posso più di questo linguaggio paludato, autoreferenziale. Che poi sai che ridere (si fa per dire) se vince il NO? Già perché questi han detto che se vince il NO occorrerà fare comunque una nuova riforma costituzionale. Ma te li vedi tu, caro direttore, Bersani, Berlusconi, Salvini, il comico barbuto seduti attorno ad un tavolo a fare una riforma DIVERSA da quella che è stata bocciata? Perché ovviamente deve essere diversa altrimenti fosse UGUALE perché bocciare questa? E te li vedi tu quelli dell’ANPI di nuovo in piazza a dire NO anche alla nuova riforma? Perché quelli dell’ANPI dicono NO a TUTTE le riforme. Per loro la Costituzione è immodificabile. Te li vedi tu? Io no. Ed è per questo che voto si. Voto SI non per un singolo aspetto della riforma. Il mio è un SI complessivo. Dico SI ad un Senato espressione delle Regioni (a dir la verità io avrei approfittato dell’occasione pure per togliere l’anacronistica presenza di Regioni “a statuto speciale”); dico SI alla fine del bicameralismo;; dico pure SI alla abolizione del CNEL. Dico perfino SI alla norma (glielo ricordi tu, direttore, a quelli che hanno votato al referendum sulle trivellazioni?) che di fatto abolisce il quorum se si raggiunge un numero di firme stabilito; dico SI anche perché per la prima volta le opposizioni/minoranze (ma ovviamente alle minoranze nemmeno questo va bene) hanno “casa” nella Costituzione. Insomma, alla fine continuo a chiedermi perché’ dovrei dire di NO? Perché Renzi è brutto, sporco e cattivo? Ecco: voto SI anche perché per me Renzi non è né’sporco ne’ cattivo (sul bello lascio ad Agnese dirlo)…

Vive da sempre nella terraferma veneziana. Per cinque anni è stato Vicesindaco (con delega alle politiche culturali e turistiche) del comune di Mira. Laureato (cum laude) in Lettere a Padova ha collaborato per oltre un decennio coi quotidiani del gruppo editoriale Finegil (La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso), con La Repubblica e con Gente Veneta. Si occupa di gestione del personale e della sicurezza presso alcuni musei veneziani. Nel tempo libero ama la montagna e le immersioni subacquee.