Il motivo principale per votare Sì sta nella riorganizzazione del procedimento legislativo che la riforma attua. Non voglio parlare del superamento del bicameralismo e della conseguente complicazione (solo per gli studenti che dovranno sostenere l’esame di diritto costituzionale, in verità) dell’art.70. Voglio soffermarmi su due aspetti poco trattati ma importantissimi: la limitazione del decreto-legge e il voto a data certa. L’abuso del decreto-legge, che domina la produzione legislativa degli ultimi 20 anni, produce cattive leggi, che vanno costantemente manutenute e svilisce il ruolo del parlamento, che non può approfondire le questioni. La riforma lo limita drasticamente. Il governo non può proporre norme adottate con decreti non convertiti, non può sanare rapporti giuridici sorti in conformità a questi, non può disciplinare con decreto-legge argomenti che la Corte Costituzionale ha dichiarato dover essere attuati con altri strumenti. Ma soprattutto si dice che i decreti devono contenere misure d’immediata applicazione, contenuto omogeneo e attinente al titolo. E il parlamento non potrà aggiungere norme estranee. Non si potranno più usare i decreti come autobus sui quali salire, con le questioni più disparate. Per questo motivo abbiamo leggi incomprensibili.
L’altra disposizione è il voto a data certa. Finalmente il governo avrà a disposizione uno strumento per attuare il programma sul quale ha ottenuto il consenso degli elettori. Entro 70 giorni il parlamento si deve pronunciare, dire si o no su un provvedimento essenziale per esercitare la funzione di indirizzo politico, cui è chiamato dalla Costituzione.

veneziano classe ’66, laureato in ingegneria a Padova è imprenditore nel settore della logistica, sia come agente marittimo che spedizioniere. È raccomandatario marittimo, broker assicurativo e direttore tecnico di agenzia viaggi. Ricopre la carica di presidente nazionale di Federagenti, l’associazione nazionale degli agenti raccomandatari. È consigliere regionale di Fiavet Veneto, l’associazione degli agenti di viaggio.