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Riceviamo dall’amico Stefano Tigani e volentieri pubblichiamo aderendo senza meno all’iniziativa di Passaggi a NordEst.

La Redazione

 

Ricordare per vivere liberi. Il giorno della memoria – 27 gennaio – a Venezia sia occasione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre.

 La raccolta firme promossa da Passaggi a NordEst per il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre al traguardo delle 500 adesioni di residenti nel Comune.

Appello ai Consiglieri Comunali affinchè il giorno della memoria a Venezia possa vedere già conferita la cittadinanza onoraria alla Senatrice.

La vigliacca aggressione da parte di un gruppo di neofascisti nei confronti dell’ex Deputato Arturo Scotto e di Filippo e Vlady, i due giovani coraggiosi intervenuti in suo soccorso – a tutti loro e alle loro famiglie esprimiamo la nostra più sentita solidarietà e vicinanza – ci conferma quanto sia necessario tenere alta la guardia non solo nei confronti dei rigurgiti di violenza  squadrista che attraversano il Paese ma anche verso i più subdoli tentativi di “relativismo” e “revisionismo” storici che mirano a far dimenticare o ridimensionare la tragedia dell’Olocausto e del nazi-fascismo.

Come recita il titolo del libro scritto dalla Senatrice Liliana Segre con Enrico Mentana: «la memoria rende liberi».

Ecco perché siamo sempre più convinti della campagna che abbiamo voluto promuovere volta al conferimento alla Senatrice Liliana Segre della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Venezia.

Non si tratta solo di un gesto simbolico di riconoscenza ad una persona che rappresenta in modo indiscutibile una delle figure più nobili della nostra Nazione, una testimone della tragedia della Shoah che in tutti questi anni ne ha tenuto viva la memoria promuovendo campagne per debellare razzismo e antisemitismo.

Si tratta di una vera e propria azione di difesa e di presidio democratico dei valori sui quali basiamo la convivenza civile e culturale della nostra comunità.

Per questo non abbiamo pensato all’iniziativa come ad una pura procedura da avviare in ambito istituzionale ma abbiamo voluto che l’iniziativa fosse prima di tutto dei cittadini e sostenuta dai cittadini, lanciando un appello sul web sottoscritto al momento già da quasi 500 persone residenti a Venezia. Oltre 700 le firme se consideriamo anche i cittadini residenti nella città metropolitana. (La raccolta firme continua e invitiamo tutti ad andare su questo link per aderire http://appellosegre.passaggianordest.it)

Siamo grati a tutti i Consiglieri Comunali che hanno subito risposto positivamente alla nostra proposta e siamo particolarmente felici che le adesioni abbiano un carattere trasversale alle forze di maggioranza e opposizione che siedono in Consiglio. Ringraziamo in particolare  il Consigliere Fucsia Maurizio Crovato, la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale Monica Sambo, la Consigliera del Movimento 5 Stelle Sara Visman per la sensibilità immediata che ci hanno dimostrato.

Grazie a loro è stato anche possibile depositare una proposta di deliberazione da sottoporre al Consiglio Comunale.

Ringraziamo anche l’Anpi che ha aderito alla proposta.

Ci auguriamo vivamente che la delibera venga approvata all’unanimità. Mai come nell’attuale cornice storica è il Comune, Istituzione che più da vicino rappresenta il cittadino, a dover dimostrare con decisione come i venti della discriminazione, dell’odio e della divisione vadano abbattuti sul nascere e non vadano sminuiti nella loro gravità, né tantomeno sottovalutati.

A maggior ragione pensiamo possa e debba farlo Venezia, storicamente crocevia di culture, esempio di integrazione, città simbolo di pace. Una città che si fregia  di una comunità ebraica molto attiva e importante.

Ci permettiamo così di inviare a tutti i Consiglieri un’ulteriore richiesta. Ci stiamo avvicinando al 27 gennaio, ricorrenza della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, giornata della memoria dedicata alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto.

Sappiamo che il Comune di Venezia ha in programma numerosi eventi e  iniziative sul tema e ringraziamo per l’impegno costante profuso. Ci piacerebbe che entro quella data si potesse già annunciare il conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre, crediamo sarebbe per tutta la città motivo di orgoglio e un gesto concreto ulteriore di come il vivere una giornata di ricordo significhi far vivere un futuro di libertà.

Come disse José Saramago Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere.”

Stefano Tigani