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Ha fatto una certa impressione vedere il Parlamento votare all’unanimità il provvedimento sull’ulteriore scostamento di bilancio. La novità è stata rappresentata dal SI compatto del centrodestra. Dopo mesi e mesi di polemiche, di sfiducie all’esecutivo più minacciate che tentate, di attacchi frontali sempre respinti al mittente, l’opposizione ha scelto di appoggiare un provvedimento proposto da Conte. Il terreno scelto per la convergenza è oggettivamente quasi scontato. Si trattava di adottare misure di sostegno a settori dell’economia in crisi. Provvedimenti quasi obbligati e soprattutto provvedimenti di spesa sui quali è fin troppo facile essere tutti d’accordo. Nessuna scelta difficile insomma, di quelle che sottendono impostazioni politiche di prospettiva. Nonostante questo però, il fatto è da sottolineare perché potrebbe rappresentare un cambio di strategia del centrodestra. Potrebbe, perché ci saranno ben altre occasioni per verificare se si tratta proprio di questo.
Fino ad oggi il fronte dell’opposizione al Conte II è stato dominato da Salvini e dalla Meloni. Nel metodo, la linea portata avanti è stata quella di un’opposizione frontale, durissima, tesa a far cadere il governo e ad andare ad elezioni anticipate. Nel merito, le politiche alternative proposte sono state caratterizzate da scelte economiche di tipo assistenziale e statalista, in molti casi scavalcando in radicalità le stesse idee del governo. Si proponeva insomma di andare con più decisione nella medesima direzione imposta dai grillini e subita, più o meno convintamente, dal PD. Nei confronti dell’Europa poi il centrodestra continuava a portare avanti quella linea sostanzialmente anti-europea e sovranista che aveva caratterizzato il Conte I e di cui Salvini si era fatto interprete. (continua a leggere https://www.soloriformisti.it/larrocco-di-forza-italia/)