Prenotazione anti overturism. Sentiamo Claudio Vernier
7 Maggio 2022Prenotazione antiovertourism. Sentiamo.. Giovanni Andrea Martini
9 Maggio 2022Intervista al prof. ALESSANDRO PETRETTO Tra pandemia e guerra, recessione e inflazione si susseguono intrecciandosi nello spettro della stagflazione? Qual è la tua valutazione sullo stato dell’economia in generale ed in Italia in particolare? Quali scenari possiamo attenderci?
Seppur incerottato e con qualche lacuna (alcune gravi), il sistema capitalistico internazionale ha retto a questa serie di crisi sistemiche esogene, tutte concentrate in un decennio. Per quanto attiene la guerra, escludendo gli scenari apocalittici, la grande capacità di sostituzione dei fattori produttivi del sistema supererà anche la necessaria riconversione delle fonti di energia, liberando dal vincolo del gas russo i paesi dell’UE. Vedo nero il futuro della Russia, anche se la parte asiatica del sistema economico cercherà di sostenerla. E alla fine lo faremo anche noi occidentali.
Il PNRR avanza faticosamente scontando l’arretratezza della pubblica amministrazione (nella quale non basta inserire qualche migliaio di esperti) e la farraginosità normativa: eppure sulle riforme per modernizzarla, pure parte integrante del PNRR, ci sono resistenze di partiti, sindacati, lobby varie e numerose : ce la farà l’Italia a portare a casa gli obiettivi cui si è impegnata? Quali misure potrebbero aiutare?
E’ molto difficile ma occorrerà un salto di qualità della parte sana della nostra società. Purtroppo è una fase molto nera delle istituzioni di rappresentanza (partiti e sindacati) che hanno perduto totalmente il senso del bene comune, puntando a traguardi settoriali e delle specifiche costituency. Due esempi: il balletto inverecondo sulla delega fiscale e sulla giustizia. L’esito modesto e di basso profilo di queste riforme cruciali potrebbe mettere in discussione il via libera sulle prossime rate del NGEU. Non invidio chi dovrà spiegare a Bruxelles la cervellotica soluzione raggiunta sulla riforma del catasto: mappatura senza riferimento ai valori di mercato!?. La prospettiva di fallimento del PNRR avrebbe conseguenze tragiche che sono ampiamente sottovalutate dalla politica.
L’ impatto della pandemia prima, gli effetti della guerra sull’economia sia per i maggiori costi energetici che per il blocco di mercati e forniture hanno prodotto serie difficoltà a parte le imprese sia a lavoratori mentre le famiglie sono sotto schiaffo per l’aumento dei prezzi. C’è voglia di ritorno alla scala mobile: che effetti produrrebbe una indicizzazione automatica dei salari?
L’inflazione che è emersa a partire dalla fine del 2020 (ben prima della guerra che l’ha poi accentuata) potrà essere messa sotto controllo se le aspettative dei mercati non saranno invertite. Per adesso i mercati finanziari sembrano fidarsi della forward guidance delle Banche centrali che hanno annunciato gradualità nell’inversione della politica accomodante. Stesso atteggiamento dovrebbe prevalere nel mercato del lavoro. Il problema del basso livello dei salari potrà essere affrontato solo con l’aumento della produttività che certamente il PNRR garantirà. Tutto si tiene! ( continua la lettura su SOLO RIFORMISTI https://www.soloriformisti.it/non-si-puo-vivere-a-debito/)
Alessandro Petretto
Professore emerito dell’Università degli studi di Firenze. Insegna Politica economica alla Scuola di economia e management di Firenze. E’ stato presidente della Commissione tecnica per la spesa pubblica del Tesoro e presidente della Società italiana di economia pubblica. E’ membro del Comitato scientifico dell’Ufficio Parlamentare del Bilancio.