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10 Maggio 2022Come preannunciato https://www.luminosigiorni.it/2022/05/prenotazione-anti-overtourism-sentiamo-la-citta/ abbiamo aperto un tavolo di confronto sul tema della imminente applicazione della prenotazione per la limitazione e/o regolamentazione degli accessi in città a varie personalità in città, ponendo loro 5 domande precise.
Giovanni Andrea Martini, giò Presidente della Municipalità di Venezia, Murano e Burano nella precedente consigliatura, è stato Candidato sindaco alle ultime elezioni con la lista “Tutta la città insieme” ed è oggi Consigliere Comunale di opposizione. La prenotazione è stato uno dei punti caratterizzanti il programma della lista di Martini, cui spetta dunque una specie di “primogenitura” che rende particolarmente autorevole il contributo che segue e che è firmato a 4 mani, oltre a Martini stesso, anche da Franco Migliorini, architetto e urbanista, notissimo intellettuale e attivista.
L’esposizione si compone di una lunga premessa che contiene alcune risposte alle domande poste. Per correttezza abbiamo lasciato la stesura come da originale ricevuto.
Premessa
Abitanti, lavoratori, studenti, turisti
Ragioniamo a partire dai numeri in città storica:
a. Abitanti: – Anagrafici 50.000
b. Pendolari (studenti e lavoratori): – Prudenzialmente almeno 40.000, per difetto
c. Ricettività turistica:
– 32.500 letti alberghieri totali (3/5 Venezia, 2/5 Mestre)
– 50.000 letti privati totali (5/6 Venezia, 1/6 Mestre)
– Totale 82.500 letti
Questi i numeri ad oggi, ma gli incrementi sono già programmati. Diciamo dunque una capacità massima futura tendente a 90.000 letti, cioè “albergo diffuso in città museo”. Assumiamo questa come soglia massima di ricettività.
A mezzodì dei giorni lavorativi ci sono comunque a Venezia almeno 90.000 cittadini (abitanti + pendolari). A questi si sommano i turisti che pernottano, numero variabile con le stagioni con aumento nei week end di molta parte dell’anno. Nei week end invece sono pochi gli studenti ma più numerosi i lavoratori del turismo.
d. Turisti giornalieri (day tripper):
– Pasqua 2022 ha dimostrato che tutto può accadere con numeri di 80-90- 100 mila presenze giornaliere mai visti in precedenza (il delirio urbano). Dunque il turismo è la variabile che determina la differenza tra la città e il parco tematico (estinzione della città). E, nell’ambito del turismo, il rapporto tra capacità ricettiva e day tripper.
Chiaramente non si può neppure ipotizzare un massimo di presenze: 90.000 x 3 = 270 mila.
Ipotizziamo invece 50 mila cittadini + 90 mila turisti pernottanti + 50 mila day tripper = 190 mila! È sostenibile questo numero? No!
All’atto pratico bastano 90 mila letti pieni e 50 mila cittadini a far si che con 140 mila presenze Venezia sfiori la congestione, mentre con qualsiasi aggiunta di day tripper si raggiunge e supera la congestione.
La partita si gioca dunque nell’equilibrio tra turismo pernottante e turismo giornaliero. Avendo chiaro che il pernottante contribuisce circa 7/8 volte di più all’economia cittadina del secondo. In altri termini: il 70% delle entrate turistiche viene solo dal 30% di turisti: quelli pernottanti! Mentre il 70% dei day tripper contribuisce al 30% dell’economia turistica. In termini economici non ci sarebbe partita, ma in termini demagogico-elettorali la partita è aperta. E si vede.
Che fare operativamente?
Se si procedesse in modo professionale andrebbe elaborato un modello teorico (giorno per giorno del turismo su base annua) su cui misurare poi empiricamente gli scostamenti giornalieri che si registrano col monitoraggio, per eccesso o per carenza, per poi procedere a mettere a punto un modello gestionale certificato attorno al quale valutare le soglie di attenzione/allerta/criticità/ collasso (alias delirio). Il Data center del Tronchetto dovrebbe implementare il modello con le cifre rilevate.
È chiaro che si tratta di un processo che richiede di essere tarato nel tempo in base ai risultati empirici ottenuti. Per questa ragione va avviato quanto prima.
ATTENZIONE! Sui dati del Tronchetto va fatta una indispensabile precisazione: quei dati vanno asseverati e divulgati per essere a disposizione di tutti quanti desiderano elaborarli per finalizzarli ad una politica turistica consapevole, condivisa e non arbitraria. Quei dati sono stati pagati con soldi pubblici e sono patrimonio della città e dei suoi cittadini, non di chi ha l’esclusiva di raccoglierli.
Qual è, a tuo parere, la soglia di “plafond” massimo a cui puntare tramite il meccanismo delle prenotazioni?
– Il plafond va articolato per stagioni, per mesi e per giorni della settimana, con la peculiarità di Carnevale, Pasqua, Redentore, Regata storica… Entrano a far parte del plafond la capacità del trasporto pubblico, dei parcheggi e i sistemi di monitoraggio della congestione urbana dei punti nevralgici etc.
– Chi pernotta legalmente è automaticamente prenotato e accede ai bonus inclusi e alle priorità (magari selezionando tra varie offerte trasporti, cibo, cultura, acquisti etc) quindi programmando forme sempre più articolate di turismo consapevole e sostenibile. Chi pernotta irregolarmente non accede ai bonus, paga intero ed è perseguibile se non paga la tassa di soggiorno.
– I day tripper si mettono in coda ai pernottanti eventualmente con una riserva massima del 25-30% di un ideale plafond articolato come descritto in premessa.
– A chi non rientra nei parametri si suggeriscono date alternative per la visita
– Da questo si deduce che la soglia ideale è un concetto gestionale prima di essere una cifra!
Detto che la prenotazione non potrà configurare una proibizione assoluta a venire in città (per non confliggere con l’art. 16 della Costituzione), come pensi sia più efficace attuarla?
– Lago di Braies, Tre cime Lavaredo (proposta), Cinque terre, sono esempi in cui la prenotazione è attiva su base di principi di sicurezza, salute, incolumità, tutela etc. Si tratta di lavorare anche sulla elaborazione del diritto che scende dalla Carta, non sul suo solo enunciato che fissa i principi lasciando ad altri le regole. Nessuno impedisce l’entrata a Venezia basta che lo faccia nei momenti opportuni. Dire invece che a tutti è sempre possibile venire in quanti vogliono e quando vogliono è pura demagogia con secondi fini. Esiste anche un diritto alla città da parte del cittadino oltre al diritto alla visita?
Gestione operativa e pratica delle “eccezioni”.
– La prenotazione può tranquillamente fruire della esperienza analitica della fallita applicazione della tassa di sbarco istituita nel 2019 e ripetutamente rinviata che aveva provveduto a individuare una trentina di tipologie di esenzione tramutabili quindi in diritto saltuario alla prenotazione per ragioni di famiglia, studio, lavoro, salute etc. Non sarà certo la prenotazione a disincentivare il “direzionale” veneziano, quanto piuttosto il costo della casa, i tempi di trasporto, la qualità/remunerazione del lavoro, il sovraffollamento etc.
– Delle barriere fisiche (tornelli) non diciamo niente per buon gusto: ha fatto ridere il mondo che a Venezia si entri come allo stadio (da dove poi?) col corredo di steward che dovranno essere pagati coi proventi delle entrate da ticket-tornelli che così autogiustificherebbero la loro esistenza come “domanda di lavoro remunerata tramite l’esercizio della funzione che la determina”. In sostanza un circuito chiuso o una macchina celibe.
Applicazione dell’obbligo di prenotazione.
Certamente sì! Se è una regola deve valere sempre anche per una semplice ragione: le stagioni di magra rappresentano l’opportunità di offerta alternativa ai picchi.
Gestione dei controlli.
Lo strumento della prenotazione è la City Card elettronica che richiede una trattazione a parte: ovviamente non garantisce contro gli abusi ma consente di perseguirli se accertati. E’ certo che riguarda essenzialmente i day tripper, cioè la componente più ingovernabile, meno redditizia e più dannosa per la città.
Commento finale
Risposte a singole problematiche e al più ampio servizio di gestione digitale delle prenotazioni rimandiamo al progetto di Roberta Bartoloni che abbiamo presentato anche nel convegno dell’Ateneo Veneto “Venezia: quale turismo post covid?” facilmente rintracciabile in Rete per esempio al link http://www.turismovenezialibera.it/.