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Luminosi Giorni

Testata giornalistica web iscritta al Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Venezia n. 2219/2023

Momenti di luce

Ballata dei Luminosi Giorni

 

Ho visto vecchie foto portarmi nuovi sogni

e case addormentate riempirsi delle voci

cadere stelle in fiamme splendenti di ricordi

cantare la ballata dei luminosi giorni

la lunga ballata dei luminosi giorni

Ho visto messer Prospero e mister Calibano

Eloisa ed Abelardo, Isotta con Tristano

difendere l’amore, gli eterni suoi ritorni

cantare la ballata dei luminosi giorni

la lunga ballata dei luminosi giorni

 

Oracoli e vampiri, demoni, streghe, volpi

civette, geni, satiri, maghi, sibille, astronomi

osservano incantati il cielo, leggendone gli accordi

cantando la ballata dei luminosi giorni

la lunga ballata dei luminosi giorni

 

E tu ridammi gli occhi e quel bizzarro cuore

coperto di fuliggine, sepolto da parole

che il tempo ci consoli nel tempo ci riporti

la lunga ballata dei luminosi giorni

la lunga ballata dei luminosi giorni

 

Si può perdere tutto senza aver mai rischiato niente

si può morire mille volte per vivere per sempre

ma prima che sia tardi vorrei cantare ai sordi

la lunga ballata dei luminosi giorni

la lunga ballata dei luminosi giorni

 

Io brindo a quelle antiche sere, alla musica lontana

io brindo al figliol prodigo, alla mia moglie gitana

io alzo il mio bicchiere d’oro col vino da due soldi

cantando la ballata dei luminosi giorni

la lunga ballata dei luminosi giorni

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    Dal mondo delle ombre una piccola luce riesce a fuggire.

    Non ha paura di essere sola.

    Mentre cade, senza protezione, senza sapere dove finirà né cosa diventerà, ride a squarciagola svegliando il cielo.

    Quando tocca le montagne, sente freddo e comincia a rotolare verso il basso, senza freni, prima quasi invisibile e poi allargandosi piano piano, come una macchia, dipingendo di pastello ogni fiocco di neve, ogni sasso sul cammino, accendendo tutto ciò che incontra. Una valanga senza peso.

    E’ l’alba in Himalaya.

    Tutto è rosa.

    Rosa le vette a corona, rosa le nuvole, rosa la danza dell’aria.

    Un sipario orizzontale si alza e un calore mi bagna il viso, è del sole la prima onda del mattino. Mi sento calmo e forte abbastanza per respirarla a pieni polmoni, mandarla giù, farla scorrere in tutto il corpo.

    Energia, è facile ora da capire.

    E’ un buon giorno in Annapurna.

    Mercoledi 3 dicembre 2008

     Poon Hill, Annapurna Range-Nepal, giorno 80
     (Eddy Cattaneo “Mondo via terra 467 giorni. 108.000 km . Senza bucare il cielo”, Feltrinelli)

    Gentile Carlo Rubini,

    mi sembra che la rivista sia di ottimo taglio e qualità e soprattutto luminosa. La ringrazio per la poesia e per il ringraziamento nell’editoriale dove cita anche il “cantare ai sordi”. Tutta la “Ballata dei luminosi giorni” è un inno alla bellezza, al tempo passato e al ritorno dell’età dell’Oro che da voi veneti è particolarmente sentita, e quindi mi sembra che l’apporto ideologico della canzone sia stato significativo e lo si ricava anche dal suo editoriale e questo ci gratifica ancora di più.

    Bella anche  la sorpresa: non sapevamo della pubblicazione dei due versi di Bubola che vi avevamo indicato nel sottotitolo, in questo caso sarebbe doveroso e giusto, come per ogni citazione, mettere il nome dell’autore alla fine dei versi citati, per una questione di  diritto d’autore di attribuzione e di diritto morale e di paternità e questo al di là di tutto il resto e delle citazioni successive, di cui vi ringraziamo ancora.

    In attesa di sua risposta, le volevo dire che se ci lascia un telefono, magari una volta che Massimo viene a Venezia  sarà felice di incontrarla.

    Buona giornata

    Erika Ardemagni

    A.d.  Eccher Edizioni Musicali srl