Musei deposito: l’anti-divulgazione della cultura
17 Giugno 2015MONEY!!!!!!! Ovvero: sulla “questione morale”
19 Giugno 2015Proviamo a riassumere la situazione partendo da alcuni dati oggettivi e ormai consolidati.
La percentuale dei votanti passa dal 59,81% del primo turno al 49,04% del ballottaggio (23Mila votanti in meno)
Brugnaro vince al ballottaggio incamerando (numeri per arrotondamento) 20mila voti in più di quelli raccolti al primo turno; Casson porta a casa 1.500 voti in più.
Prima considerazione: Brugnaro ha mobilitato alla grande anche gli altri “campi”, Casson è rimasto confinato nell’ambito del CentroSX.
Brugnaro è riuscito a dare l’impressione che ci potesse essere una speranza per il futuro della Città, e per converso ha guerreggiato contro il partito del NO, che in questa Città ha sempre avuto grande influenza e peso elettorale.
Casson ha dato l’idea di rimanere attaccato alle parole d’ordine “intransigenza e trasparenza” senza mai provare a volare alto disegnando un progetto concreto per il futuro di questa Città; si è dissociato dalla condotta del PD che ha amministrato nella tornata precedente ma senza fare una vera analisi e una critica motivata del cosa e del perchè si è sbagliato.
Ma prima di tutto questo era il clima generale che era cambiato. E a cambiarlo è stata certamente la Grande Retata del 4 Giugno 2014. Anche se per la verità sembra quasi che tutte le responsabilità siano ricadute sulla Giunta Orsoni (Sindaco in testa) quando poi dagli atti giudiziari esce che, a parte la responsabilità di Orsoni del finanziamento illecito per la sua campagna elettorale del 2010, ogni malversazione e ogni “tangente” abbia visto implicati i livelli regionali e i suoi massimi esponenti in prima fila. L’Amministrazione Comunale ne è uscita indenne e “pulita”. E certamente la Magistratura non ha fatto sconti a nessuno.
E allora va detto che la Grande Retata ha fatto da detonatore a un sentiment diffuso e trasversale che poggiava la sua forza e la sua diffusione su una voglia di cambiamento di timoniere, nella logica dell’alternanza, dato che quello che c’era prima si era dimostrato largamente inadeguato nelle ultime due tornate amministrative.
Con la grande responsabilità del PD, partito di maggiornaza relativa, che non ha saputo nè rinnovare, migliorandone la qualità, il suo gruppo dirigente e la sua rappresentanza istituzionale, nè tanto meno farsi interprete di una politica di innovazione e di rilancio strategico delle potenzialità della Città. Una politica conservativa appesantita dal fatto che quello che è stato percepito come “il sistema di potere” ha prodotto nulla o quasi.
Il frutto di questo atteggiamento si è rivelato poi in tutta la sua “potenza” nella gestione delle primarie che, va detto, se devono rimanere un patrimonio ineludibile della partecipazione dei cittadini, non possono essere lasciate “senza regole”. Nel senso che i contendenti devono essere sfidanti che possano vincere (non solo le primarie!) e non solo partecipare. La previsione sull’esito “cassoniano”, al di là di tutte le forzature sondaggistiche che servivano a sostenerlo e a promuoverlo, era stato largamente anticipato: “Casson non recupererà nessun voto oltre a quanto raccolto al primo turno. Casson non riesce ad andare oltre lo stretto recinto del CentroSx”. A cui ha fatto da sponda un assenteismo oltre ogni ragionevole previsione che ha colpito trasversalmente gli schieramenti nessuno escluso.
Ora aspettiamo le mosse di Brugnaro, i criteri e i nomi con cui deciderà di formare la sua Giunta è come darà corpo al sistema delle Partecipate. Poi dovremmo capire “per fare cosa”, perché al di là delle parole d’ordine in puro stile elettoralistico ben poco, quasi niente, si è capito di quale sia il programma concreto del neo Sindaco; per la verità anche da parte di Casson ben poco era stato dichiarato e ancor meno erano stati presi impegni.
Confido nella sua volontà “di fare”, spero che voglia e possa confrontarsi con quanti in questi mesi hanno messo in campo idee e proposte programmatiche, corredate da criteri di misurabilità che per lui dovrebbero essere il pane quotidiano nella gestione delle sue aziende. Lo incoraggiamo a muoversi con apertura mentale, a navigare in mare aperto, lasciando ad altri il compito di mettersi di traverso ideologicamente. Certamente le sfide che lo attendono sono ardue, da ogni punto di vista. Speriamo per il futuro della Città e per il bene della sua Comunità.