
Grandi navi o navi grandi..?
27 Novembre 2014LAICITA’ COME LINEA EDITORIALE
30 Novembre 2014Bene, habemus papam, anzi papessa… Alessandra Moretti sarà la sfidante di Zaia nell’elezione a Presidente della Regione Veneto. Celebrate le Primarie più scontate ed inutili della storia dell’umanità, ha fatto piazza pulita della sua incolore competitrice interna ed ora punta all’ambita poltrona di Palazzo Balbi, mai conquistata finora dal centro sinistra.
I sondaggi non sembrano darle molta speranza ma lei, giustamente, ostenta ottimismo e guarda con fiducia allo strabiliante 37,5% ottenuto dal PD alle Europee. In effetti, forse per la prima volta il Veneto appare contendibile e lo sfidante del centro sinistra non è confinato al mero ruolo di agnello sacrificale. Staremo a vedere.
Quale che sarà l’esito della sfida, è interessante fare qualche riflessione sul fenomeno Moretti. La sua irresistible ascesa prende il via quando, ancora solo vice Sindaco di Vicenza, inizia a partecipare a talk show televisivi nazionali. Spigliata, sicura di sé, la faccia pulita della ragazza della porta accanto, bella di una bellezza signorile e discreta, buca lo schermo, come si dice. Non dice nulla di particolarmente intelligente od originale ma neppure, le va riconosciuto, castronerie. Svolge un onesto compitino ma tanto basta. Piace, evidentemente, a Bersani che la sceglie come portavoce nelle primarie contro Renzi per la scelta del candidato premier. Lei ne ha in cambio un seggio alla Camera ed una visibilità definitivamente nazionale. Che sia nata una stella lo certifica pure l’attenzione della cronaca rosa che ce ne mostra i torridi baci con un noto conduttore televisivo. Il mesto tramonto della parabola bersaniana rischia invero di tramutare subito la stella in meteora ma ecco il colpo grosso: l’avversario di un tempo, ora trionfante, decide che tutti i capilista delle Europee devono essere donne. E per il nord-est viene scelta proprio lei, che umilmente accetta la volontà del Partito. Sull’onda del trionfo renziano alle Europee, Alessandra si trova quindi catapultata a Strasburgo.
Vicenza -> Roma -> Strasburgo in pochi mesi. Basta? No, prossima tappa: Venezia, parte l’assalto a Palazzo Balbi. A questo punto è lecito pensare che siamo di fronte ad una personalità politica fuori del comune, ad una straordinaria capacità di elaborazione concettuale, ad un’animale politico di prim’ordine. Avremo modo di vederla all’opera e verificarne il reale spessore però sospetto e temo che, invece, si sia di fronte ad un puro prodotto televisivo, leggero e inconsistente. Un sinistro presagio in tal senso è il messaggio che la Moretti ha regalato ai suoi fans su Facebook per annunciare la sua discesa in campo alle Primarie. Che è significativo sia nel (assenza di) merito che nel tono.Nel merito, è un concentrato di banalità, un copia-incolla di frasi fatte (“un percorso di relazioni virtuose per spalancare le porte alle opportunità, alle occasioni, al futuro”…) tanto che sostituendo le parole Veneto e veneti con, che so, Calabria e calabresi andrebbe bene anche in riva alla Stretto. Nel tono, infastidisce la pelosa ed insistita mozione degli affetti: glielo hanno chiesto tutti ed ha dovuto accettare per spirito di servizio non certo per ambizione personale (“sacrificando la mia vita privata e trovando il coraggio e la responsabilità che questa grandissima sfida richiedono”..), non è (noooo!) una cacciatrice di poltrone, farà gli straordinari per amore della sua terra, a Strasburgo ha già fatto da relatrice a tre provvedimenti … Insomma, un chiacchiericcio da salotto di Domenica In, un ammiccamento continuo ed insopportabile all’immagine di sé.
Certo, due righe buttate giù di getto non bastano a giudicarla, merita di essere vista all’opera e mi auguro davvero di essere smentito. Così come le infauste dichiarazioni sulle sue assidue frequentazioni dall’estetista possono essere derubricate a peccati veniali. Resta però la sgradevole impressione di insostenibile leggerezza della candidata. Ma ancora più sgradevole è la consapevolezza che l’apparato locale del PD, pressoché all’unanimità, ha fatto benissimo a scegliere la Moretti come competitrice di Zaia: per quanto difficile, se c’è qualcuno che se la può giocare è proprio lei, in forza della sua riconoscibilità. Il che suscita qualche preoccupata considerazione circa le modalità di selezione della classe dirigente in questo Paese.




