
L’insostenibile pesantezza della responsabilità
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10 Luglio 2012Ma si rifletta su quali sono i brodi di cultura politici, o pseudo politici, che spingono più o meno velatamente in questa direzione anti euro. Una frangia di sinistra ultraconservatrice, per quanto cosiddetta o sedicente radicale, sicuramente per definizione antieuropeista ( poco italiana a onor del vero, anche seppur sempre presente, ma molto greca per esempio e anche francese ); che considera l’euro la moneta unica della tirannide capitalistica europea, il perverso simbolo dello sfruttamento unificato europeo. A questo brodo si unisce il populismo dell’antipolitica, questa anche italiana e con venature proprie dovute al gusto dell’essere sempre bastian contrari ad ogni costo su tutto, perché tutto odora di politica politicata, figurarsi l’euro. Infine Il leghismo presente in tutta Europa con diversi nomi e sfaccettature e che considera tutto ciò che unifica, integra, fonde, mette insieme come un male da combattere in nome dei loro esatti contrari, il localismo, l’identità, la micro comunità, la tradizione. E’ l’idiozia etnicista del ‘sangue e suolo’. Quindi l’euro è un nemico per questo prima di tutto. Infine c’è chi l’euro non l’ha voluto fin dall’inizio e neppure l’Europa per la verità. E’ lo stesso brodo di cultura del leghismo esteso alla coscienza nazionale ( con le debite eccezioni ) e bisogna cominciare a dirlo forte: lo sciocco e tronfio orgoglio isolano o fintamente neutrale, quello britannico e svizzero, a cui farei prima o poi pagare il conto. Per il pessimo esempio che hanno dato e per l’alibi che hanno fornito a tutte le altre pseudo culture dal profilo bassissimo e di cui si è detto.
Recentemente c’era chi chiedeva a questa testata una riconoscibilità nell’esprimere valori e idee ‘forti’. Bene, se può servire si cominci con il prendere nota che le culture sopra elencate sono per noi da sconfiggere, in quanto freno e ostacolo all’universalità dei diritti. Tra cui fondamentale è la libera circolazione delle persone e delle merci.


