
Spigolature
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16 Giugno 2025Cari Maggiorenti di Partito, Movimento, Associazione, Lista Civica e quant’altro, da tempo sono uscito dall’area militante (ovviamente mi rivolgo alla mia area di riferimento, il Centro Sinistra), ma egualmente rivolgo a Voi un appello: scegliete oggi subito, il Candidato a Sindaco di Venezia per il prossimo anno, dimenticate le vostre tattiche interne, le vostre strategie, perché porteranno inevitabilmente una decisione dell’ultima ora.
Per vincere bisogna preparare il terreno, dissodarlo, togliere le erbacce e su un terreno bello e pulito costruire una immagine, farla conoscere, farla diventare una presenza quotidiana, costante, amica e autorevole.
Per far questo serve tempo, un anno sarà appena sufficiente; potrete scegliere anche il candidato migliore al mondo ma senza il tempo resterà per la massa della gente un Carneade sconosciuto ai più. Ma non solo: la scelta per tempo di un candidato – serio, autorevole e rappresentativo – risponde anche a un’altra esigenza fondamentale: quella di indicare quale città vogliamo. Perché la condizione oggi (e forse questo è davvero l’ultimo treno, l’ultima chiamata) della città è tale che si impone di mettere in atto una strategia radicale di progettualità, di costruzione di futuro e dunque si impongono scelte (anche difficili, certamente divisive) su temi fondamentali sui quali finora c’è stata, da parte del centrosinistra, una cacofonia confusa e contraddittoria. Non può essere l’avversione per l’attuale maggioranza l’unico collante che tiene in insieme la coalizione. Non può essere che non si indichi agli elettori quale città, quali scelte, quali strumenti attuativi su cui fare leva per realizzare questa città. Poco interessa agli elettori di riferimento (e figurarsi a quelli non di stretta osservanza che pure sono necessari per spuntarla) che la lista tal dei tali avrà questo, che al PD spetta quest’altro. La gente necessità di percepire che c’è una progettualità forte e per farlo ha bisogno di avere una figura di riferimento che la incarni.
Ripetete l’errore delle ultime due campagne e sarete i responsabili di un’altra sonora sconfitta. Ma certo, prima del nome, prima delle idee, prima dei programmi c’è il piccolo cabotaggio dei posizionamenti, delle liste, gli accorpamenti, le concessioni.. e la presidenza di tal Municipalità, no quello non mi piace, voglio il mio fedelissimo di qua, l’amico di là.. Un gioco a rimpiattino, uno studiarsi come in quelle gare ciclistiche su pista dove i concorrenti si mettono in surplace per sorprendere l’avversario. Un traccheggiamento tutto tattico, in cui qualcuno gioca con la variabile tempo, qualcuno lavora sottotraccia, si fanno abboccamenti, si tace in pubblico, si sussurra in privato. Uno spettacolo che abbiamo già visto e che in buona parte ha causato il disastro delle elezioni del 2020. Il tutto, temo, con l’incosciente sicumera di avere la vittoria in tasca a prescindere perché gli ultimi dati delle Europee confortano in tal senso (e guardate invece che la partita da giocare è completamente diversa).
Venezia a causa delle vostre beghe, delle vostre strategie di piccolo cabotaggio, rimarrà governata dalla Destra, forse in una versione persino peggiore della Giunta attuale, che ha certamente grossi difetti ma ha anche realizzato dei buoni progetti. Personalmente non voterò mai a destra non potrei sopportare di appoggiare Lega e FdI, la mia cultura è diametralmente opposta, quindi voterò il Candidato che all’ultimo momento tirerete fuori dal cilindro. Peccato che non sarà un bel coniglio né una colomba ma solo un agnello sacrificale o un capro espiatorio, o forse solamente il poveraccio che estrarrà la pagliuzza più corta.



