Dissoluzione europea, rischio concreto
4 Febbraio 2016UN COMITATO PER IL SI ALLE RIFORME ISTITUZIONALI
7 Febbraio 2016Si scalda la campagna elettorale in vista del referendum confermativo delle riforme costituzionali volute dal Parlamento Italiano e sul fronte del no (ma in fondo chi si sorprende? In Italia vige la regola del “no”, quella del “non si può perché non è mai stato fatto prima “) troviamo una allegra compagnia composta (oltre che da Berlusconi per il quale, suvvia diciamocelo, quando era Presidente del Consiglio la democrazia spesso era un peso) Rifondazione Comunista, Sel, pezzi del PD, Zagrebelsky e Francesco Pancho Pardi (do you remember?). Perfino l’A.N.P.I urla a squarciagola l’inviolabilita’ della Costituzione, la sua immodificabilità. Già. Però scusate. Un piccolo dubbio a me viene. Anzi una domandina picciola, picciola detta così un poco sottovoce: ma non sarete mica gli stessi che, scandalizzandovi per il ventennio berlusconiano, sostenevate, dati micro e macroeconomici alla mano, che questo benedetto bel Paese andava cambiato, riformato per l’appunto? Non sarete mica gli stessi che, magari in silenzio (perché voi intellettuali di sinistra mica siete capaci di gridare…no: voi siete abituati a pletore silenti e ammutolite di fronte all’ “intellettuale”), pensavate che fosse semplicemente fuori del mondo un Paese dove due camere parlamentari avevano praticamente le stesse funzioni? Sarete mica gli stessi che parlavano della necessità inderogabile di un sistema elettorale dove finalmente fosse chiaro chi era maggioranza e chi era minoranza (ve lo ricordate vero il “siamo arrivati primi ma non abbiamo vinto”?)? E ‘sta storia della Costituzione poi…..lasciatela un po in pace la Costituzione che spesso piegate alla vostra volontà. Perfino la Bibbia (che è un po più vecchiotta della Costituzione) di tanto in tanto viene contestualizzata! E vorrete mica che un documento, altissimo e nobilissimo, scritto e condiviso nel 1948 (1948!!!!) non senta sulle sue parole le pieghe e le rughe del tempo? Ma vi rendete conto che il mondo cambia? E che di fronte ai suoi cambiamenti anche l’ossatura delle istituzioni deve in un certo senso adattarsi? A meno che a voi, in realtà, della Costituzione non freghi una emerita cippa. A meno che a voi una sola cosa interessi: far fuori un ragazzetto 43enne che sta dando a voi (chiusi nei vostri studioli universitari, nei vostri uffici di avvocati, di notabili) una lezione straordinaria. Già: la lezione di chi sta guidando un Paese finalmente facendo delle cose. Senza perdersi in inutili piagnistei, in interminabili mediazioni. Un ragazzetto che ha le “palle” di dire: questo, secondo me, è ciò di cui il Paese ha bisogno, ciò è quello che voglio fare e se il Paese dirà che ho sbagliato me ne vado a casa. Renzi ha fatto ciò che la vostra generazione (anzi: le vostre generazioni ) non ha saputo fare. E anziché chiedere scusa a chi è venuto dopo di voi e si trova ora sulle spalle il macigno delle vostre incapacità preferite ancora comportarvi da vecchi azzeccagarbugli col vostro solito paternalismo. Voi vi ammantate di un amore incondizionato per questo Paese? Ma chi vi crede? Chi vi crede. Dove eravate quando si decidevano le vere sorti di questo Paese? Quando,la miopia di un’intera classe dirigente non capiva che le scelte dell’oggi avrebbero (quasi) condotto alla rovina il domani? Ma dove eravate quando, negli anni ’80, piovevano prepensionamenti a gogo col risultato che è davanti agli occhi di tutti? Ma dove eravate quando gli aiuti di stato venivano dati a chiunque fregandosene bellamente di un debito pubblico che avrebbe condannato all’asfissia chi veniva dopo di voi? Dove eravate? Nei salotti della buona società? Mi spiace: io farò di tutto perché al referendum confermativo vincano i favorevoli alle riforme. Ma non solo: farò di tutto perché i favorevoli stravincano e siano tantissimi! E sapete perché? Perché spero vivamente che subendo l’ennesima sconfitta politica che avete subito nella vostra vita possiate finalmente ritirarvi a vita privata. Per sempre. Perché se faccio la media anagrafica dei “VIP” schierati contro le riforme capisco tutto…..Spero che il giorno dopo il referendum si possa finalmente smettere di dire che l’Italia “non è un paese per i giovani”.